La creazione e il mantenimento della corretta occlusione tra i denti dipende da una funzione molto importante ma spesso sottovalutata: la deglutizione.
Ogni giorno la produzione di saliva è di 1500-1800 ml e l’atto del deglutire si ripete, oltre al momento dei pasti, per 1500–2000 volte, circa una volta al minuto mentre dormiamo e due volte al minuto mentre siamo svegli.
L’organo essenziale della deglutizione è la lingua, costituita quasi completamente da muscoli, lavora in continuazione quando parliamo, mastichiamo, deglutiamo e anche quando non facciamo apparentemente nulla ed è in posizione di riposo. Con il suo lavoro incessante esercita una vera e propria funzione di formazione delle strutture ossee del cranio e modella la metà inferiore del viso. Ad ogni deglutizione la lingua spinge contro le strutture della bocca una forza di 1-1,5 kg.
Il punto in cui la lingua spinge tutta questa forza – la papilla incisale, dietro gli incisivi superiori – è la chiave per il mantenimento della posizione corretta dei denti e quindi di un bel sorriso. Esercitando la sua grande forza in questi punti contribuisce a mantenere la larghezza corretta del palato e la posizione adeguata dei denti evitandone una spinta verso l’esterno.
Sapevate che il feto riesce ad ingoiare ogni giorno circa mezzo litro di liquido amniotico e questo diventa uno stimolo per la produzione degli altri organi interni? Da questo ed altri dati possiamo intuire come la lingua e la sua corretta funzione siano fondamentali già nella vita intrauterina, affinché gli stimoli di crescita siano sempre corretti. Dalla nascita in poi la deglutizione subisce un’evoluzione caratterizzata soprattutto dal cambiamento di posizione che assume la lingua nell’atto di inghiottire.
La suzione del neonato avviene mentre le labbra si contraggono e la lingua si estende verso il labbro inferiore tra le gengive. La lingua viene tirataverso il basso creando così una depressione che permette al latte di fluire nella bocca del bimbo. In questo modo la lingua ha una postura bassa e anteriore, cioè verso l’esterno della bocca.
- Con il passare dei mesi il neonato sarà in grado di sedersi, quindi di verticalizzare la sua posizione, e in bocca spunteranno i primi dentini.
- Se tutto procede bene, la lingua inizierà ad arretrare verso l’interno della bocca raggiungendo nel giro di 5-6-anni, la posizione tipica della deglutizione adulta: all’interno della bocca senza quasi toccare i denti, sia in posizione di riposo che di deglutizione.
- Da questo momento in poi la lingua non andrà più a toccare gli incisivi superiori, né per deglutire, né per parlare, almeno per quanto riguarda l’italiano. Ci sono alcune lingue, come l’inglese o lo spagnolo, in cui certi suoni vengono articolati con la lingua che tocca gli incisivi, ma la forza è leggera e non compromette l’occlusione.
A volte la modalità di deglutire resta di tipo infantile, con la lingua protratta tra le labbra, anche in un bambino oltre i 7-8 anni o addirittura nell’adulto. Questo fa sì che l’enorme forza esercitata ogni giorno vada a premere nel posto sbagliato – spesso sui denti superiori spingendoli verso l’esterno – creando nel tempo squilibri muscolari oro-facciali e malocclusioni dentali.
Le cause di questa mancata evoluzione possono essere diverse:
- L’uso prolungato del succhiotto o del biberon fin oltre i 2-3 anni di età, a volte ancora nei primi anni di scuola elementare. Questa abitudine favorisce vizi posturali della lingua, delle labbra e di tutti i muscoli ad esse collegati.
- L’assunzione quasi esclusiva di cibi di consistenza morbida, che non richiedono masticazione, quando il bimbo ha già i primi dentini, per cui il bambino continua a fare una sorta di succhiamento anche con l’uso del cucchiaio.
- Abitudini viziate, come il succhiamento del pollice che esercita anche una spinta del palato verso l’alto o il rosicchiarsi le unghie che contribuisce alla deviazione laterale dei denti.
Se avete dei dubbi e sospettate che il vostro bambino possa avere una deglutizione di tipo infantile è bene effettuare una visita ortodontica – sempre opportuna entro i 6 anni di età – in modo da valutare le funzioni orali e, in caso di necessità, rieducare la deglutizione e le altre funzioni della bocca prima dell’inizio o durante la terapia ortodontica.
Anche se siamo adulti e ci accorgiamo che il nostro modo di deglutire non è corretto è bene chiedere una consulenza ortodontica per toglierci il dubbio ed eventualmente per porre rimedio ad eventuali disfunzioni.
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