Riabilitazione neuro occlusale e protesica – Apparecchiature di ultima generazione

Lo studio dentistico della Dott.ssa Marina Iaquaniello si avvale della preziosa collaborazione del laboratorio odontotecnico Ortofubicon per l’utilizzo delle apparecchiature utilizzate nella riabilitazione neuro occlusale e protesica. Il laboratorio del Dott. Agelo Confaloni, infatti, vanta un’esperienza ventennale nella costruzione di Apparecchiature Planas, caratteristiche per la loro dinamicità che non si esprime soltanto sul piano sagittale postero anteriore o antero posteriore, come i comuni attivatori, ma anche sul piano frontale avvicinandosi molto alle caratteristiche fisiologiche di un ciclo masticatorio.

 RIABILITAZIONE NEURO OCCLUSALE

La classificazione delle apparecchiature utilizzate prevede la divisione in due famiglie:

Le Bioelastiche comprendono tutte quelle apparecchiature la cui struttura portante è costituita da fili in acciaio di diverse dimensioni uniti da corpi in resina. Questa struttura le rende maggiormente sensibili ai movimenti dinamici mandibolari che per arco riflesso si trasferiscono per mezzo dell’ apparecchiatura ai denti, alle basi ossee e alla muscolatura. Lo stimolo è di tipo elastico lieve e continuo proporzionato alla contrazione soggettiva del paziente. Nella maggior parte dei casi sono apparecchiature bimascellari congiunte da connettori posteriori.

Le Bioplastiche comprendono tutte quelle apparecchiature in cui la struttura è composta prevalentemente da corpi in resina in alcuni casi congiunti ma con connessioni vincolanti. Caratteristica principale di queste apparecchiature, quando non sono congiunte, come nel planas semplice è quella di svincolare la dinamica mandibolare da condizionamenti occlusali, consentendo alla muscolatura di poter ripristinare una centrica neuro muscolare fisiologica (quando questa non è primaria sull’occlusione) Lo stimolo indotto dal mezzo è di tipo intermittente per effetto presenza anche questa volta subordinato alla capacità di contrazione individuale.

 

RIABILITAZIONE PROTESICA

protesi-planas

L’obiettivo finale di una riabilitazione protesica è quello di promuovere una condizione biomeccanica funzionale che possa favorire, quanto più verosimilmente possibile, la fisiologia masticatoria. I cicli masticatori devono coinvolgere entrambi i lati di masticazione (bilaterale) con utilizzo alternato tra destra e sinistra. Per maturare questa condizione biomeccanica, le determinanti dell’occlusione devono trovarsi in totale accordo sia in relazione statica dei mascellari (O.C.) sia in relazione dinamica.

La condizione occlusale, a cui si fa riferimento per garantire una funzione fisiologica, è l’occlusione bilanciata bilaterale elaborata secondo i criteri del Prof. Pedro Planas; lo strumento del quale si avvale il laboratorio per sviluppare il lavoro riabilitativo è la registrazione delle traiettorie condilari attraverso le piste di Paterson. Una volta che il manufatto protesico è terminato e consegnato al paziente, si noterà come i movimenti masticatori siano fluidi e assolutamente “naturali” garantendo una perfetta riabilitazione dell’organo stomatognatico.

 

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