A partire da oggi per tre differenti appuntamenti, vi parlerò del morso, ovvero la relazione tra denti mascellari e denti mandibolari che può avere differenti caratteristiche e determinare la tipologia di occlusione. Cominciamo col dire che l’occlusione è corretta quando il rapporto tra l’arcata superiore e quella inferiore è perfettamente funzionale e quindi anche esteticamente gradevole.
Parliamo di MORSO APERTO quando, con le arcate dentarie in occlusione, sono presenti spazi dovuti al mancato contatto fra elementi dell’arcata superiore ed elementi dell’arcata inferiore. Solitamente si sviluppa nella parte anteriore della bocca, fra incisivi superiori e inferiori, ma in alcuni casi può interessare anche i settori posteriori o laterali delle arcate dentarie.
Si distinguono:
- morso aperto scheletrico per crescita prevalente verticale del viso (soggetto dolicofacciale con faccia lunga e stretta) la quale si esprime in una iperdivergenza delle basi mascellari e mandibolari
- morso aperto dentale per disfunzioni orali quali succhiamento, deglutizione atipica, o per una costrizione delle arcate dentarie e successivo affollamento dei denti.
Chi soffre di questo disturbo può osservare la perdita del sigillo naturale delle labbra e una deglutizione atipica, caratterizzata dalla spinta della lingua tra le due arcate. La presenza di un’apertura fra i denti anteriori può infatti essere sia la causa quanto la conseguenza di tale postura errata della lingua durante la deglutizione, che in condizioni di normalità dovrebbe poggiare sul palato.
CAUSE DEL MORSO APERTO
Può svilupparsi per diversi fattori ambientali come:
- il succhiamento del dito
- la respirazione orale
- frapporre oggetti tra le arcate (ad esempio penne e matite)
- l’interposizione della lingua durante la deglutizione
Può anche essere causato da fattori ereditari, ossia quelli che influenzano maggiormente le caratteristiche scheletriche del soggetto.
MORSO APERTO NEL BAMBINO…
Durante la crescita, con l’eruzione dentaria, si verifica un progressivo passaggio dalla deglutizione infantile a quella adulta: la lingua impara progressivamente a non interporsi più tra le arcate, ma ad assumere una posizione alta a contatto col palato. Questo passaggio è molto importante, perché consente ai denti di erompere correttamente e alle ossa mascellari di svilupparsi senza interferenze.
A volte però il bambino presenta una deglutizione di tipo infantile più a lungo del normale, il che lo porta a sviluppare una caratteristica malocclusione che comporta una scorretta postura linguale: il morso aperto anteriore. Come un circolo vizioso questa malocclusione viene peggiorata dalla lingua stessa che, essendo un muscolo molto potente, ad ogni deglutizione viene spinta in avanti e quindi può rappresentare un ostacolo per la discesa dei denti.
I segnali per capire se il proprio bambino sia soggetto al morso aperto anteriore sono due:
- gli incisivi superiori non coprono gli inferiori
- durante la deglutizione il bambino sforza e contrae le labbra e le guance
In presenza di questi segni è opportuna una visita ortodontica.
Il morso aperto può essere molto frequente nei bambini anche per la cattiva abitudine della suzione del dito, in particolare del pollice, e per l’uso eccessivo e troppo prolungato del ciuccio. Se il ciuccio viene tolto quando il bambino ha un’età di 12-18 mesi è molto probabile che il morso si normalizzi da solo con la crescita. Nel caso in cui il suo uso si prolunghi oltre i 3 anni c’è il rischio che il problema diventi più importante e necessiti di terapie correttive e specialistiche adeguate.
L’approccio terapeutico al morso aperto nei bambini spesso richiede un’azione combinata tra ortodontista, logopedista e/o otorinolaringoiatra per aiutare il bambino a mantenere la lingua in posizione corretta e per correggere lo schema di deglutizione evitando così che il morso aperto si ripresenti nuovamente.
La tempestività con cui si affronta la problematica del morso aperto in un bambino è un aspetto cruciale ai fini della sua risoluzione.
MORSO APERTO NELL’ADULTO…
Un morso corretto aiuta a svolgere perfettamente tre attività apparentemente semplici come respirare, deglutire e parlare. Il trattamento di un morso aperto anteriore di un paziente in età adulta o comunque a fine crescita può essere più complesso, specialmente nella cura del morso aperto scheletrico.
Compito del dentista è valutare ogni singolo caso nella sua specificità, programmare il percorso terapeutico da seguire nonchè l’utilizzo di apparecchiature fisse o mobili.
Nei casi più gravi può essere indicata la chirurgia maxillo–facciale per rimodellare e riposizionare le basi ossee. In questi casi l’ortodontista raddrizza prima i denti e livella le arcate dentarie mediante un’apparecchiatura fissa per consentire al chirurgo maxillo-facciale di riposizionare i mascellari.
Un consulto presso lo studio della Dott.ssa Marina Iaquaniello provvederà a chiarire eventuali dubbi e a scoprire più nel dettaglio le varie tipologie di malocclusione e le terapie più adatte per prevenire o risolvere totalmente gli inestetismi del volto.
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