Da anni lo studio dentistico della Dott.ssa Marina Iaquaniello, per offrire un servizio sempre più professionale e qualitativo, s’interfaccia con varie discipline per trovare la soluzione migliore ai problemi dei suoi pazienti. Da questa multidisciplinarietà è nata una vera e propria indagine nonché una stretta correlazione tra l’apparato stomatognatico e l’assetto posturale.
Anche gli studi condotti negli ultimi anni – in collaborazione con ortopedici, fisioterapisti, osteopati e chiropratici – hanno dimostrato che i disordini posturo occlusali possono essere curati attraverso iter diagnostici e schemi terapeutici differenti. Questo ha inevitabilmente portato all’evoluzione della disciplina odontoiatrica.
La deglutizione e altre funzioni dell’apparato stomatognatico devono essere in equilibrio con vista, udito, olfatto e ovviamente la postura, sia quando siamo in posizione eretta (postura di riferimento) sia quando siamo seduti con la schiena dritta. Si deve considerare l’apparato stomatognatico come un unico sistema in equilibrio fra almeno tre elementi sempre in relazione tra loro: ATM, apparato muscolare e apparato dentale. Una modificazione dell’equilibrio tra questi componenti porta necessariamente ad una patologia, la quale non resta mai l localizzata ma si trasmette ad altre strutture.
Il sistema stomatognatico è composto dalle ossa mascellari e mandibolari partecipa attivamente al mantenimento della corretta posizione del cranio insieme ai muscoli flessori ed estensori del collo, ai muscoli sopra e sotto ioidei, ai muscoli della masticazione e del cingolo scapolo-omerale. Biomeccanicamente si considera un unico complesso anatomico funzionale cranio-mandibolo-cervicale.
Sono state evidenziate correlazioni tra sistema muscolo-scheletrico e apparato stomatognatico, richiamando l’attenzione sull’esistenza di rapporti anatomici e anatomo-funzionali tra la mandibola, muscoli sovraioidei e vertebre cervicali, e sull’influenza dell’occlusione sulla postura, attribuendo un ruolo fondamentalmente all’osso ioide come anello di congiunzione cranio-cervico- mandibolare nella fisiologia e patologia del sistema stomatognatico e nei disordini del rachide cervicale.
La posizione ideale va verificata sui tre piani: il piano sagittale (i segmenti del corpo saranno o flessi o estesi); il piano frontale ( i segmenti del corpo saranno addotti, abdotti, inclinati in convessità o in concavità, sollevati o abbassati); il piano orizzontale o trasversale ( i segmenti del corpo ruotano).
Analisi posturale – filo a piombo. In visione antero-posteriore deve coincidere:
-linea mediana del capo e del tronco
-spalle medesima altezza
-bacino orizzontale con le spine iliache posteriori sup. sullo stesso piano
-risultare equidistante da margini mediali di cosce, gambe, talloni
-arti inferiori non atteggiati in valgismo ne in varismo
-tendine calcaneale in posizione verticale
Analisi posturale – filo a piombo. In visione laterale deve coincidere:
-meato uditivo esterno
-capo allineato al filo
-vertebre cervicali curva normale a leggera
convessità anteriore
-vertebre toraciche convessità posteriore
-vertebre lombari convessità anteriore
-appena al davanti dell’asse trasversale dell’anca
-appena al davanti dell’asse trasversale del ginocchio
-appena al davanti al malleolo laterale
La deglutizione patologica e la mal occlusione dentale sono strettamente correlati. Cerchiamo di interpretare la lettura dei segni della deglutizione patologica:
Esame Visivo
– Incompetenza labiale
– Facies adenoidea respirazione orale
– Mento buccia arancia
– Parte inferiore viso o troppo lunga o troppo corta
– Smorfie
Esame fonetico
– Presenza di dislalie
Palpazione muscoli masticatori
Valutazione ATM
Anamnesi
- Succhiamenti
- Problematiche respiratori infantili
- Otiti ricorrenti , ipoacusia, disfunzioni tubariche vertigini
- Terapie ortodontiche
- Difficoltà alla deglutizione di particolari cibi e medicine
- Dolori al racheide cervicale e lombare
Utilizzo del BITE nella deglutizione patologica:
- Corregge malocclusioni
- Riequilibra i carichi in occlusione abituale
- Migliora i rapporti tridimensionali fra bocca e lingua correggendo i volumi
- Porta ad una lunghezza di lavoro corretta il sistema muscolare
Ricordiamo che con il termine postura si intende la risultante dei rapporti spaziali tra i diversi segmenti corporei, condizione che si mantiene in atteggiamento sia statico che dinamico, anche in statica è corretto parlare di equilibrio dinamico poichè il corpo non rimane mai completamente immobile, ma subisce lievi e continue oscillazioni che consentono l’adattamento alle forze esterne cui è continuamente sottoposto. L’equilibrio può essere considerato come il rapporto ottimale tra il soggetto e ambiente che lo circonda. La postura si adatta alle richieste dell’ambiente stesso e agli obiettivi motori prefissati.
La postura eretta fisiologica è quella condizione in cui i vari segmenti corporei (testa, spalla, collo, torace, addome) sono bilanciati verticalmente l’uno sull’altro in maniera tale che il peso venga sostenuto principalmente dalla struttura ossea, con il minimo lavoro dei muscoli e ridotte sollecitazioni tendinee. Per postura eretta ideale, in assenza di patologie, si intende la posizione anatomica che il corpo assume, nella posizione eretta, con la faccia rivolta avanti e gli arti superiori allineati ai fianchi.
Se hai bisogno di una consulenza contatta lo studio della Dott.ssa Marina Iaquaniello
al numero 06 963 00 03. Ci troviamo in viale Roma 7 a Velletri.